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La seconda crypto per market cap, Ethereum, ha tentato di superare la resistenza dei 2.100 dollari, per poi scendere a 1.970 dollari. L’asset ha registrato un calo nonostante la notizia che la società di gestione di investimento Bitwise ha presentato una domanda per un ETF che integri lo staking.
La Borsa di New York (NYSE) ha infatti presentato una richiesta alla SEC – Securities & Exchange Commission – americana per consentire lo staking per l’ETF Spot su Ethereum di Bitwise.
Se l’ente regolatore borsistico approvasse la proposta, gli investitori del fondo avrebbero l’opportunità di guadagnare un reddito passivo grazie allo staking di Ethereum. In pratica, potrebbero ottenere rendimenti periodici, ma non avrebbero la possibilità di vendere o ritirare i loro Ethereum in qualsiasi momento.
Lo staking è sempre stato un tema delicato per gli ETF su Ethereum, dato che l’aggiunta avrebbe potuto complicare la classificazione dell’asset come security secondo il Test di Howey.
Anche se l’approvazione del fondo potrebbe richiedere del tempo, molti credono che la risposta della SEC sarà positiva.
Dopo le dimissioni di Gary Gensler, ex presidente della SEC, l’ente regolatore americano ha cambiato approccio, mostrando una posizione più favorevole nei confronti del comparto crypto.
Il cambiamento si è tradotto, ad esempio, nel ritiro di diverse cause contro progetti crypto ed exchange, inclusa quella contro Coinbase. Inoltre, questa settimana la SEC ha deciso di ritirare anche il ricorso contro Ripple.
Bitwise, con circa 187 milioni di dollari in ETF Spot su Ethereum, si trova in una posizione strategica. Molti investitori, infatti, potrebbero non farsi scappare l’opportunità di guadagnare un reddito passivo. Se anche solo la metà degli investitori decidesse di partecipare allo staking, oltre 100 milioni di dollari in ETH potrebbero finire bloccati. Un movimento che potrebbe influire fortemente sul prezzo di Ethereum, in particolare nei momenti di maggiore pressione rialzista.

Lo staking rende un ETF su Ethereum particolarmente attraente per gli investitori istituzionali, soprattutto rispetto a un ETF su Bitcoin. Se lo staking venisse approvato per l’ETF Bitwise, anche grandi istituzioni come BlackRock potrebbero entrare nel mercato.
In seguito, l’offerta circolante di ETH potrebbe ridursi. In un tale scenario, l’asset potrebbe superare il suo massimo storico, arrivando a superare i 5.000 dollari, con un aumento del 150% rispetto ai 1.960 dollari attuali.
Analisi del prezzo di Ethereum
Intanto la seconda crypto per market cap sta scambiando al livello di 1.960 dollari, con un calo dello 0,6% nelle ultime 24 ore. Nel grafico settimanale rimane in positivo con un guadagno del 2,61%, mentre in quello mensile domina il segno rosso con una perdita del 28%.
Nonostante le notizie positive, la pressione di vendita rimane. L’asset è infatti sceso sotto la soglia dei 2.000 dollari, dopo aver tentato di superare la resistenza dei 2.100 dollari.
Se la pressione di vendita dovesse persistere, Ethereum potrebbe trovare supporto attorno ai 1.930 dollari, oppure potrebbe scendere ulteriormente verso i livelli successivi a 1.880 e 1.860 dollari.
È difficile che scenda sotto questi livelli, ma se succedesse, potrebbe esserci un altro calo fino ai minimi di ottobre 2023, intorno ai 1.550 dollari.
Nel caso in cui l’asset dovesse chiudere sopra i 2.000 dollari, potrebbe tentare di risalire sopra i 2.100 dollari durante il fine settimana o all’inizio della prossima settimana.
Se riuscirà a mantenere questo livello, potrebbe voler dire che è pronto a registrare ulteriori guadagni. In questo scenario, potrebbe testare resistenze a 2.200, 2.500, 2.800 e 3.000 dollari.

Anche se il futuro per Ethereum sembra promettente, la pressione ribassista continua a farsi sentire. Per questo motivo non è da escludere che l’asset scenda ancora nei prossimi giorni.
Gli investitori che desiderano entrare nell’ecosistema dell’altcoin, stanno puntando su progetti correlati come MEMEX, il token nativo della piattaforma Meme Index. Il nuovo progetto si ispira al modello degli ETF, poichè permette di investire in panieri di meme coin diversificati.
Il team di sviluppo ha ideato quattro indici:
- Titan Index: Adatto a chi cerca maggiore stabilità. Comprende meme coin molto popolari, come Dogecoin e Shiba Inu, che tendono a essere meno volatili.
- Moonshot Index: Con un rischio moderato, questo indice raccoglie meme coin con una solida base di follower, ma che non hanno ancora raggiunto un market cap di 1 miliardo di dollari.
- Midcap Index: Con un rischio maggiore, si concentra su meme coin con una capitalizzazione di mercato tra i 50 e i 250 milioni di dollari. Le meme coin selezionate in questo paniere hanno un buon potenziale di crescita, ma sono anche più suscettibili alle oscillazioni di prezzo.
- Frenzy Index è l’indice che presenta il livello di rischio maggiore. Qui si trovano meme coin con un alto potenziale di guadagno, ma anche con una forte volatilità.
Il token nativo $MEMEX serve per accedere agli indici. I titolari possono anche votare per aggiungere o rimuovere meme coin ogni settimana, garantendo che i panieri siano sempre aggiornati con le ultime tendenze.
Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito ufficiale del progetto.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.