Le prime settimane di marzo sono state fortemente volatili per XRP e ieri è sceso sotto la soglia dei 2 dollari prima di riprendersi. Se i rialzisti prendessero il controllo, il token di Ripple potrebbe riprendere a salire e toccare un nuovo massimo storico.
Come altri asset, XRP sta affrontando un periodo di difficoltà e ha eliminato i guadagni ottenuti all’inizio del mese.
Dopo aver toccato i 3 dollari, spinto dal post di Donald Trump su Truth Social, in cui si ipotizzava che XRP, insieme ad altre altcoin, potesse entrare a far parte di una riserva strategica di criptovalute, l’asset ha registrato un’impennata. Ma il rally è stato di breve durata.
XRP potrebbe raggiungere i 5 dollari?
Dal 3 marzo, XRP ha visto un calo superiore al 35%, scendendo ieri sotto i 2 dollari, prima di recuperarli. Il fatto che non sia sceso ulteriormente, come visibile sul grafico, è un segnale positivo.
Gli acquirenti devono tornare in scena, respingendo qualsiasi tentativo di spingere XRP sotto i 2 dollari. Se ci riuscissero, la struttura tecnica si allineerebbe con quella degli acquirenti vista nella seconda metà del 2024, creando una base che potrebbe spingere l’asset verso i 3,40 dollari.
L’asset potrebbe quindi continuare il suo trend rialzista. Inoltre, con l’aumento del volume di trading e rialzisti che riprendono il controllo, l’asset potrebbe anche toccare un nuovo all-time high di 5 dollari.
I principali fattori che potrebbero spingere al rialzo il token sono l’adozione istituzionale e l’impegno dell’amministrazione di Donald Trump nel creare un ambiente favorevole al settore.
Inoltre, Ripple potrebbe decidere di integrare ulteriormente l’asset nella sua piattaforma On-Demand Liquidity (ODL), che permette alle istituzioni finanziarie di effettuare pagamenti internazionali in modo rapido ed economico. Uno sviluppo che potrebbe portare a un aumento dei prezzi e della domanda.
Tra le principali banche e aziende che utilizzano ODL per i pagamenti transfrontalieri figurano Tranglo e Travelex Bank.
XRP: la fine della battaglia legale con la SEC è vicina?
Inoltre la SEC – Securities and Exchange Commission – americana ha archiviato diversi casi, tra cui quelli contro Coinbase, Uniswap e altri exchange. Questo fa pensare che la lunga battaglia legale contro Ripple, che ha pesato su XRP, potrebbe concludersi presto.
L’avvocato Fred Rispoli prevede che ci potrebbero essere degli sviluppi importanti prima del 16 aprile, data in cui la società blockchain dovrà presentare il suo ricorso in appello.
Altri esperti ipotizzano che l’ente regolatore americano possa ritirare l’appello già questo mese, creando le condizioni per una possibile risoluzione, mentre la questione dell’ingiunzione potrebbe essere affrontata più avanti.
Per gli avvocati Jeremy Hogan e MetaLawMan la causa potrebbe allungarsi per le sue complicazioni legali, come l’ingiunzione del giudice Torres e la multa da 125 milioni di dollari inflitta a Ripple.
La sentenza della giudice Torres ha stabilito che le vendite di XRP sugli exchange non violano la legge sulle security, mentre quelle dirette agli investitori istituzionali sono considerate security non registrate.
Quindi, anche se la SEC fosse disposta ad accettare un accordo economico, il tribunale non potrà semplicemente rimuovere l’ingiunzione senza valide motivazioni legali. E questo riguarda anche per la sanzione di 125 milioni di dollari.
La SEC non può ignorare la sanzione se ritira l’appello. In tal caso, dovrà negoziare con il tribunale distrettuale per stabilire se mantenerla, ridurla o eliminarla.
Ma una volta risolta la battaglia legale, gli analisti prevedono che XRP potrebbe riprendere slancio. Inoltre potrebbero essere approvati gli ETF Spot sull’asset.
Almeno sei società, tra cui Grayscale Trust, Bitwise e VanEck, hanno già presentato la richiesta alla SEC per un fondo su XRP. Gli ETF sono sotto revisione e l’ente borsistico americano avrà tempo fino a metà ottobre per prendere una decisione.
Intanto, XRP sta affrontando una forte volatilità e molti investitori stanno scegliendo di diversificare il loro portafoglio con nuovi progetti di altcoin, come Meme Index.
Il progetto si sta differenziando per la sua proposta unica: una piattaforma decentralizzata che permette agli utenti di scegliere diversi panieri di meme coin selezionati dal team del progetto. Ogni paniere è stato ideato per adattarsi a diversi livelli di rischio, in modo che gli investitori possano scegliere quello che meglio si adatta alla loro strategia.
Il token nativo $MEMEX, attualmente in presale, serve per accedere ai panieri e poter votare su quali asset eliminare o includere negli indici. Inoltre gli holder possono già metterlo in staking per ottenere un reddito passivo.
La prevendita del progetto ha già raccolto 3,8 milioni di dollari e si sta preparando alla conclusione. Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.