Gli hacker hanno già riciclato milioni di dollari attraverso THORChain
Si tratta di oltre la metà dei fondi rubati dall’exchange. Gli hacker di Bybit detengono ancora 229.395 ETH, che corrispondono a circa 514 milioni di dollari. Anche questa notizia ha avuto un forte impatto sul mercato, con un impatto diretto su ETH e sul token di THORChain, RUNE.
Arkham Intelligence, piattaforma di analisi blockchain, ha rivelato che la maggior parte degli asset rubati è stata scambiata per BTC, per poi essere trasferita tramite THORChain da wallet riconducibili al Lazarus Group.
Un importante sviluppatore di THORChain, conosciuto con il nome di “Pluto”, ha deciso di abbandonare il progetto dopo che la proposta di bloccare le transazioni legate agli hacker nordcoreani è stata respinta.
Ha comunicato tramite un tweet di voler cessare immediatamente il suo contributo al protocollo di scambio cross-chain. Nel frattempo, un altro validatore ha minacciato di ritirarsi, intensificando le frizioni interne legate a questa decisione controversa.
Ethereum e RUNE in rosso dopo la notizia
Secondo i dati di CoinGecko, al momento ETH sta scambiando al livello di 2.123 dollari, con un calo del 9,8% nelle ultime 24 ore. Il token RUNE, che scambiata al livello di 1,60 dollari dopo l’hacking, ora è sceso a 1,33 dollari.
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Nonostante la flessione, il volume di trading di Ethereum rimane elevato. Oggi ha toccato i 28 miliardi di dollari. Anche RUNE ha registrato un picco nel volume di trading, pari a 1,2 miliardi di dollari, in aumento rispetto agli 800 milioni di dollari di ieri.
Le coppie di trading come ETH/BTC hanno registrato un leggero aumento nel volume, arrivando a 4,5 miliardi di dollari dopo la notizia. Intanto, ETH/USDT ha registrato un’impennata, con il volume di trading che ha toccato i 12 miliardi di dollari.
Le ripercussioni dell’hack a Bybit continuano a farsi sentire
Dom Harz, co-fondatore di BOB – “Build on Bitcoin”, ha definito il furto di 1,4 miliardi di dollari un “forte promemoria delle problematiche di fondo nel settore”. Inoltre ha affermato:
“Siamo stati ipnotizzati dai picchi dei prezzi,della frenesia delle meme coin e degli spettacoli mediatici, dimenticando che le criptovalute avrebbero dovuto rappresentare un sistema finanziario nuovo, basato su protocolli decentralizzati e accessibili a tutti. Bybit ci ha appena fatto capire, con 1,5 miliardi di dollari rubati, che siamo ancora lontani da quella realtà”.
Con ancora 229.395 ETH sotto il controllo degli hacker, la situazione continua a essere tesa. Se il riciclaggio continuerà senza ostacoli, il mercato potrebbe subire ulteriori cali. Intanto gli investitori stanno considerando i progetti in prevendita, al riparo dalle oscillazioni di mercato. Uno di questi è Mind of Pepe.
Il progetto offre un agent AI crypto progettato per analizzare i dati del mercato crypto in tempo reale, imparando e migliorando continuamente nel tempo. Inoltre può influenzare le conversazioni crypto nelle piattaforme social e può persino interagire con le dApp quando necessario.
Oltre a raccogliere dati, è in grado di lanciare nuovi token. I titolari del token nativo possono accedere al trading di questi token prima degli altri, oltre che alle sue analisi di mercato.
Il progetto offre anche un meccanismo di staking. Gli investitori possono già mettere in staking il token $MIND e ottenere un APY del 327%. Finora la prevendita ha già raccolto 6,9 milioni di dollari.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.